Se avrete fiducia in Dio… farete grandi opere
«Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. Nella casa del Padre mio vi sono molti posti. Se no, ve l’avrei detto. Io vado a prepararvi un posto; quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, ritornerò e vi prenderò con me, perché siate anche voi dove sono io. E del luogo dove io vado, voi conoscete la via». Gli disse Tommaso: «Signore, non sappiamo dove vai e come possiamo conoscere la via?». Gli disse Gesù: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. Se conoscete me, conoscerete anche il Padre: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto». Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta». Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me ha visto il Padre. Come puoi dire: Mostraci il Padre? Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me; ma il Padre che è con me compie le sue opere. Credetemi: io sono nel Padre e il Padre è in me; se non altro, credetelo per le opere stesse. In verità, in verità vi dico: anche chi crede in me, compirà le opere che io compio e ne farà di più grandi, perché io vado al Padre (Giovanni 14,1-12).
Quando l’autore del Vangelo scrive, sono passati circa 70 anni dalla morte di Gesù: le difficoltà erano molte e i frutti pochi, la sua comunità era un pò scoraggiata; Giovanni sceglie tre riflessioni che, sia pure in modo diverso, Gesù, il maestro e profeta di Nazareth, aveva lasciato ai suoi discepoli e alle sue discepole.
“Non si turbi il nostro cuore” Gesù aveva detto molte volte ai discepoli, che ora nel racconto giovanneo, sono sconcertati riguardo alla sua futura “partenza”: la tristezza e la paura sconvolgono i loro cuori, ma Gesù dice che non devono sentirsi abbandonati.
La seconda riflessione, non meno importante, è rivolta a coloro che, vivendo tra mille idee e proposte provenienti da numerose correnti culturali religiose e filosofiche, potevano facilmente cadere in confusione e scegliere la strada più facile o più seducente. Per questo è necessario che qualcuno ricordi loro qual è la strada che porta alla verità e alla vera vita.
Giovanni, con il suo linguaggio molto deciso e che non lascia spazio a vie di mezzo (bianco o nero, verità o errore, figli della luce o figli delle tenebre), da alla sua comunità un’indicazione precisa: “Voi potete trovare in Gesù la via che porta a Dio, la testimonianza della Sua verità e il dono della vita nuova. Non lasciatevi deviare”. Continua a leggere