Il Regno di Dio in una giusta convivenza
Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù si recò nella Galilea predicando il vangelo di Dio e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete al vangelo». Passando lungo il mare della Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. Gesù disse loro: «Seguitemi, vi farò diventare pescatori di uomini». E subito, lasciate le reti, lo seguirono. Andando un poco oltre, vide sulla barca anche Giacomo di Zebedèo e Giovanni suo fratello mentre riassettavano le reti. Li chiamò. Ed essi, lasciato il loro padre Zebedèo sulla barca con i garzoni, lo seguirono (Marco 1,14-20).
I primi due versetti sono un chiaro invito alla conversione. Nel primo si mescolano due tradizioni: ellenistica e palestinese, annunciare il Vangelo di Dio, corrisponde al linguaggio ellenistico della missione (1 Ts.2,9; cfr. Gal. 2,2), mentre la proclamazione della vicinanza del regno di Dio fa riferimento ad una tradizione palestinese (Mt. 10,7; Lc. 10,9). Con l’espressione ”Vangelo di Dio” Marco intende dire che Gesù inaugura la predicazione che viene proseguita dalla sua comunità cristiana.
Dopo che Giovanni fu arrestato, dopo che il precursore esce di scena, Gesù inizia la sua attività pubblica; in passato aveva lasciato la sua patria, la Galilea, per andare dal Battezzatore al Giordano, ora ritorna in Galilea ed è qui che ha inizio la sua vita pubblica. Questo vangelo è spesso caratterizzato con un linguaggio che indica le funzioni elementari del comportamento umano: l’andare ed il venire, il vedere, il parlare ed il sentire,
Convertirsi e credere sembrano due azioni separate, ma in realtà sono strettamente connesse e interdipendenti tra loro. Se non si è più che convinti di ciò che si vuole cambiare o della scelta che si vuole fare, non può avvenire nessuna conversione. La conversione non riguarda gli atteggiamenti o i comportamenti, ma il centro vitale e decisionale della persona, che spesso chiamiamo cuore, ma che possiamo anche dire coscienza: il centro dove si forma la convinzione per le scelte di vita e si determinano i comportamenti. Cambiamenti che sono più proficui se li viviamo insieme ai fratelli e le sorelle che incontriamo nella vita. Continua a leggere